25 Aprile in TIBET

Oggi è il 25 Aprile, in Italia si celebra l’Anniversario della Liberazione, in Nepal ricorda il grande terremoto del 25 Aprile 2015.

Alcuni anni fa, l’anno delle Olimpiadi di Pechino, con alcuni amici dovevamo andare in Tibet a fare una traversata in mountain bike di oltre mille km del Tibet, poi a causa delle rivoluzioni che anticiparono le olimpiadi il viaggio fu annullato.

Siamo sempre rimasti in contatto con l’agenzia nepalese che ci aveva organizzato la trasferta ed oggi mi ha mandato una mail bellissima che ho deciso di condividere.

Fonte: Navyo Nepal

Buongiorno da Kathmandu,

Oggi in Italia si celebre il 25 aprilel’anniversario della liberazione. In Nepal ci si ricorda del 25 aprile 2015, il grande terremoto. Qualche pensiero che desideriamo condividere.

Il 25 aprile 2015 alle ore 11:56 in Nepal, violento evento sismico di magnitudine 7,8 sulla scala Richter ha devastato la vita nostra e quella di centinaia di migliaia di persone, causando quasi 9000 morti e 22000 feriti. Poche settimane dopo, il 12 maggio 2015  un altro sisma di magnitudine 7,3 sulla scala Richter completava le distruzioni del primo.

Nonostante eravamo devastati, costretto a dormire per settimane in tenda, senza elettricitàclienti in trekking e in varie altre località del Nepal che dovevano essere assistiti, giorni che ricordiamo come fra i più difficili delle nostre vite quando esci e non sei più sicuro di rivedere tuoi cari al ritorno o se sarà impossibile tornare o se forse non torni perché sei diventato una delle migliaia di vittime delle scosse continue per giorni e settimane.

Oggi molto è stato ristrutturato grazie al impegno di innumerevoli nepalesi che non hanno badato nella catastrofe alla appartenenza a clan o casta e grazie anche ai molti aiuti dal estero e un ondata di solidarietà.

Le ferite psicologiche guariranno nel tempo, smetteremo di svegliarci in panico per strani rumori di notte, continueremo a vivere.

Oggi non vogliamo criticare che è sempre facile, non vogliamo nemmeno lodare un entità o persona singola per un grande aiuto, oggi vogliamo ricordare le sofferenze vissute da molti e la forza di molti a riprendere la vita, di superare le difficoltà che sembrano al primo impatto insormontabili.

Oggi vogliamo anche ricordarci che in molte regioni del mondo adesso c’è chi soffre non per colpa sua, subisce tortura, ingiustizia, fame, violenza, morte, disperazione e non per ultimo ricordiamo le vittime della pandemia covid-19, non solo i morti, ma anche coloro che hanno perso lavoro, una catastrofe che non devasta un un paese, ma tocca il mondo intero, forse anche qualcuno che conosci.

Vogliamo ringraziare la vita, siamo vivi e sani, vogliamo oggi pensarepregare e sperare che tutte le sofferenzeingiustizie del mondo finiranno presto, sapendo che non sarà cosi.

La pandemia oggi tocca quasi tutti esseri umani, e non solo, devasta il mondo. Anche noi non abbiamo lavorato da febbraio 2020 ad oggi, non abbiamo supporto dal governo e continuiamo comunque a vivere.

Si diceva “usciremo meglio“, ma forse era solo propaganda o auto illusione per placare la frustrazione, ma come nel aprile del 2015, ricordiamo che si, soffriamo tutti, ma ripartiamo con lo stesso spirito che ci ha fatto lavorare per riprenderci la vita allora, per riprenderci nuovamente la vita in mano e lavorare e comportarci che il mondo sarà meglionon peggio dopo la fine di questa pandemia.

Perché le catastrofe continueranno, ma la nostra visione di un mondo anche poco migliore non deve mai spegnersi.

Auguri per l‘Anniversario della liberazione d’Italia.

Navyo & Manju

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