Himalaya COVID-19 Il Futuro dei Viaggi

Continuano le news dal TIBET tramite l’agenzia  Navyo Nepal, riportiamo quindi di di seguito la ultima news ricevuta.

Fonte: navyonepal.it

Buongiorno da Kathmandu!

ormai da oltre 15 mesi siamo “da soli” in Nepal, non ci sono più turisti nel paese eccetto qualche disperso per volontà. La situazione Covid si rilassa e cosi la vita sembra quasi tornato normale e l’Italia con la squadra azzurra ha vinto l’Euro 2020.  Qui in Kathmandu la finale  iniziava alle una meno un quarto di notte, ma valeva rimanere svegli  per la gioia che ha portato a tutti italiani in questi tempi non troppo facili. Grazie azzurri

Update covid-19

Mentre dalla Cina escono poche notizie e nei media occidentali non si sente più molto. La pandemia è relativamente sotto controllo, l’economia va apparentemente a vele gonfie e il turismo interno gode di buona salute. Che dirvi? Vivono in una “dittatura” secondo i parametri “occidentali” e nel contempo stanno molto bene, viaggiano, lavorano e hanno pochissime restrizioni per la pandemia. 

Il piccolo regno del Bhutan procede anche esso molto bene, qui le fonti sono più sicure ed affidabili. Inizia la seconda fase delle vaccinazioni dal prossimo 19 luglio e il governo ha deciso di fare un mix di vaccini per le seconde dosi con Astrazeneca, Moderna e Pfizer e la cinese Sinopharm. Il governo suppone di finire la completa vaccinazione del paese per fine 2021. Avvolte essere piccoli ha dei vantaggi. 

Il Nepal è più grande e ha 30 volte la popolazione del Bhutan, quindi immaginammo la difficoltà del paese nel acquisire vaccini. Per fortuna la crisi sanitaria a metà maggio è durata poche settimane ma il paese, attualmente in crisi politica degna di un spettacolo teatrale dal inizio anno, non sembra procedere per bene. Anche se i numeri scendono, ma scendono anche i test.


Covid-19 e il futuro dei viaggi nostri

Come da tempo indicato, non vediamo chance di tornare a viaggiare a lungo raggio presto, noi speriamo nel 2022, anche se sicuramente la confusione in Europa per le vacanze non promette molto bene. 

Jackie Chan, l’altra faccia meno conosciuta del star

Il 1 ° luglio,  Jackie Chan, leggenda delle arti marziali e nativo di Hong Kong, ha cantato allo Stadio Nazionale di Pechino come parte delle celebrazioni del centenario del Partito Comunista, cantando una canzone patriottica, scritta durante la seconda guerra sino-giapponese. Ha espresso anche il suo desiderio di aderire al Partito Comunista Cinese, suscitando forte critiche non solo a Hong Kong, ma anche nella Cina stessa, ma per diversi motivi.

Nella Cina il suo desiderio è criticato, nonostante il suo patriottismo per la madre patria,  per il suo stile  di vita, per il quale  non si meriterebbe l’appartenenza al partito.  Fra l’altro nel 1999 ha avuto una relazione extra matrimoniale con una nota attrice di Hong Kong, dalla quale ha avuto una figlia.
Mentre a Hong Kong l’espresso supporto politico per il partito comunista e per la Cina sono note e criticate da anni, cosi già nel 2009 ha commentato il movimento a favore della democrazia: “Non sono sicuro se avere la libertà sia un bene o un male”, dichiarò all’epoca. “Sono completamente perplesso in questo momento. Se sei troppo libero, finirai come Hong Kong. È un macello. Taiwan è anche un luogo molto frenetico”. 

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Fonte: navyonepal.it

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